Stop ai finanziamenti Ue per gli enti caritativi

 

Dal primo gennaio 2014 oltre tre milioni di poveri potrebbero perdere l’accesso al cibo a causa dei tagli per l’erogazione dei finanziamenti Ue destinati agli aiuti alimentari per i poveri, sicuramente una particolare e delicata situazione che tocca in primis la classe più debole.

Da una sentenza della Corte di Giustizia è stato comunicato che i fondi messi a disposizione dall’Ue per un totale di 500 milioni di euro non verranno più erogati ma gli aiuti già da questo anno dovranno essere di competenza dei singoli Stati.

Già dai prossimi mesi le decisioni prese dall’Unione Europea potrebbero colpire proprio le fasce più deboli delle popolazione, negli anni scorsi infatti l’Italia ha ricevuto 90 milioni di euro per gli aiuti alimentari agli indigenti, finanziamenti Ue utili a diversi enti caritativi come la Caritas o il Banco Alimentare, cibo che poi era distribuito nel territorio.

Con le novità introdotte i finanziamenti Ue verranno comunque erogati e destinati agli indigenti ma sarà il Ministero del Welfare e non più il Ministero dell’Agricoltura ad occuparsene.

Ad oggi i finanziamenti Ue che ammontavano a 90 milioni di euro erano destinati all’acquisto e  distribuzione dei beni di prima necessità soprattutto alimentari, da una nuova misura di intervento saranno destinati 2,5 miliardi che non riguarderanno più il settore alimentare ma il settore sociale, ovvero verranno garantiti servizi al cittadino.

Sicuramente al momento vige un clima di incertezza, tanto che dall’inizio del 2014 gli enti caritativi non hanno ricevuto alcun sostegno di tipo alimentare, ma il maggiore rischio è di non avere le risorse necessarie per riuscire a garantire un servizio continuativo.

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