Perché i nuovi finanziamenti europei rappresentano per l’Italia un punto di forza
Oggi tutti conoscono la situazione economica e sociale del nostro Paese e lungi dall’essere pessimisti, è una situazione che non cambierà facilmente. In questo contesto, è molto interessante conoscere il ruolo giocato dai nuovi finanziamenti europei, poiché rappresentano le uniche risorse certe di cui l’Italia potrà servirsi per l’attuale sviluppo del Paese. La nuova programmazione prevede un piano che partirà il prossimo 2014 per arrivare al 2022.
Nonostante ciò, l’erogazione di questi nuovi finanziamenti europei rischia di partire in ritardo a causa dei rinvii e di problematiche di natura burocratica che vedono come protagonisti principali la Commissione, il Parlamento e il Consiglio Europeo. Ciò porterà le Regioni, per quasi tutto il 2014, ad anticipare quote dei fondi comunitari (che verranno rimborsate in seguito) per sostenere le imprese e finanziare servizi pubblici mantenendoli operativi.
Il nostro Paese per i prossimi sette anni, non potrà trovare alibi per non garantire e sostenere le finanze pubbliche; dovrà quindi impiegarle al meglio in modo da poter assicurare servizi lungimiranti e utilizzare strategie mirate ad una crescita economica e culturale.
Infine c’è da aggiungere che questa nuova programmazione comunitaria settennale, presa in esame da Gianfranco Simoncini assessore alle attività produttive della regione toscana, dovrà garantire maggiori risorse Ue alle regioni del Centro-Nord e avere un occhio di riguardo verso i fondi europei di coesione.