Fondi UE Agricoltura: stanziamento di 52 mld
Fondi UE Agricoltura: in arrivo 52 mld
È stato definito un budget di 52 miliardi di euro per favorire il settore agricolo. Si tratta di un provvedimento attuativo che rientra nell’ambito della programmazione dei fondi europei del settore agricolo, inerente ai prossimi sette anni. L’annuncio dell’approvazione è giunto con l’intervento del ministro Maurizio Martina nel corso della conferenza stampa a margine del CdM.
All’interno della nota stampa diffusa da Palazzo Chigi apprendiamo i primi dettagli della nuova Politica Agricola Comune 2014-2022: “La nuova PAC: le scelte nazionali – Regolamento (UE) n. 1307/2013″, che consente al ministro delle politiche agricole Maurizio Martina di comunicare all’Unione Europea, entro il termine stabilito del 1 agosto, le scelte nazionali relative all’applicazione della riforma della nuova PAC fino al 2022”.
Finanziamenti europei agricoltura: aiuti e fondi disponibili
È un progetto che assuma una grande rilevanza per le imprese del settore agricolo. La programmazione prevede lo stanziamento complessivo di 52 miliardi, 27 di questi sono pensati come aiuti diretti del I Pilastro (pagamenti diretti). Altri 21 miliardi di euro sono progettati per finanziare le misure del II Pilastro (lo sviluppo rurale), in questo caso il finanziamento è reso possibile dei fondi europei e dall’Italia.
Dobbiamo inoltre considerare i finanziamenti dell’OCM (Organizzazione Comune di Mercato), corrispondenti a circa 4 miliardi di euro. Complessivamente sono disposte misure per favorire giovani imprenditori agricoli, azioni a sostegno delle zone montane finalizzata alla tutela del territorio ed al mantenimento della vitalità dei contesti socio-economici più a rischio, incentivi a favore dei sistemi produttivi maggiormente sostenibili.
Fondi UE Agricoltura: l’intervento del Ministro
Nel suo recente intervento il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha chiarito che: “Nei prossimi sette anni abbiamo a disposizione 52 miliardi di euro da investire per il rilancio e il futuro dell’agroalimentare nazionale. Abbiamo fatto scelte non banali come destinare 80 milioni di euro all’anno alle imprese agricole condotte da giovani, con la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per 5 anni”.
“Così come abbiamo deciso che non percepiranno più aiuti soggetti come le banche, le assicurazioni, le società immobiliari e finanziarie. Non è la PAC che avremmo voluto, ma abbiamo lavorato intensamente in questi mesi con le Regioni per trovare una sintesi delle esigenze particolari dei vari territori. Ora i nostri imprenditori agricoli hanno un anno per adeguarsi alla riforma in vista della prima domanda unica che sarà nel 2015”.