Fondi europei per startup: In Emilia Romagna destinati 30 milioni di euro
l’Unione Europea ha stanziato dei fondi europei per la regione Emilia Romagna da investire nello sviluppo, nella cultura, nell’energia rinnovabile e nel rendere più internazionali le aziende sul territorio. L’Assessore delle Attività produttive romagnolo ha come obiettivo aiutare le aziende nel loro sviluppo utilizzando il credito europeo. Il tutto finalizzato all’aumentare l’occupazione nella regione, che sta passando un periodo poco tranquillo sotto il profili degli occupati. I fondi stanziati in totale sono di 30 milioni di euro: di questa torta è all’energia pulita che spetta la fetta più grande.
Attività ai livelli di eco-sostenibilità
Il Fondo Energia, così comunemente chiamato, ha a disposizione 20 milioni di euro per organizzare e sviluppare i suoi progetti sul territorio. Una cifra enorme se si considera che solitamente queste cifre vengono destinate ad intere regioni che poi devono suddividerlo tra i vari enti che lo richiedono. Aziende, agricoltori, allevatori, piccoli industriali, chiunque può farne richiesta, in modo tale da allineare la propria attività ai livelli di eco-sostenibilità necessari.
Inoltre raggiungendo questo livello, le aziende non solo migliorano il proprio bigliettino da visita verso i suoi clienti, ma hanno anche degli sgravi fiscali di cui poter avvantaggiarsi. Quindi ha una grande opportunità di portare davvero dei benefici a tutto il territorio. Ogni attività può richiedere un massimo 500 mila euro di finanziamento europeo entro il 2 agosto 2022.
Sviluppo di Start Up
Il resto dei fondi va diviso con atri enti. Uno di questi è quello che si occupa dello sviluppo di Start up. Il finanziamento è aperto a tutti colori che hanno un progetto da sviluppare ad alto contenuto tecnologico. In realtà con solo 2 milioni di euro di budget da suddividere poi con le altre aziende non consente grandi margini di sviluppo. Basti pensare che in America e in Giappone, quando si parla di investimenti in materiale ad alto contenuto tecnologico, sono affiancati finanziamenti da miliardi di dollari.
E quindi facile capire che se si ha un progetto davvero innovativo con il finanziamento europeo non può essere realizzabile e questo può portare poi alla richiesta di rimborso del prestito da parte della Comunità Europea.
La richiesta va presentata entro il 15 novembre 2022.
Internazionalizzazione delle attività Italiane
Altri fondi vanno per l’internazionalizzazione delle attività italiane, aiutandole a diventare delle multinazionali o espandere la propria fetta di mercato anche all’estero Per questa soluzione sono stati messi a disposizione 7 milioni di euro. Può essere richiesto da industrie, artigiani e imprenditori per cifre non superiori a 150 mila euro.
Per potervi accedere bisogna consegnare un progetto nel quale viene esplicato come si ha intenzione di investire il finanziamento e sotto quale forma porterà dei vantaggi al territorio estero. Anche qui la piccola cifra messa a disposizione ad ogni singola azienda e la difficoltà di migliorare un territorio che non si può conoscere perfettamente, risulta difficile essere presi considerazione dal bando. C’è tempo per presentare la candidatura fino il 23 luglio 2022.
Conclusione
State attenti quando scegliete di chiedere aiuto a questi fondi, infatti la cifra che viene data a fondo perduto risulta essere solo il 30% di quello che si richiede, con un massimo di 30 mila euro. Ciò comporta che se per caso l’investimento non dovesse andare bene come nei programmi, non solo potresti perdere i soldi che hai investito ma addirittura ritrovarti un debito cospicuo nei confronti della regione. Per questo motivo consiglio sempre che se hai bisogno di finanziamenti per sviluppare il tuo progetto o modernizzare la tua attività cerca solo quei bandi in cui i soldi stanziati sono a fondo perduto per non avere brutte sorprese.