Finanziamenti turismo e cultura a fondo perduto: il bando per il Sud
Finanziamenti turismo: Cultura Crea prevede contributi a fondo perduto per incentivare imprese operanti nel settore turistico e culturale.
Il bando è rivolto a 5 regioni dell’Italia meridionale.
Il programma Cultura Crea
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo promuove il programma di incentivi “Cultura Crea” attraverso il Mibact.
Si incentivano le imprese dell’industria turistica-culturale e le organizzazioni no-profit che mettono in valore le risorse culturali territoriali. Le regioni cui sono rivolte le agevolazioni sono: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Gli obbiettivi del Mibact
Le linee di intervento che se prefigge di toccare questo programma sono tre:
- Sostenere le nuove imprese nate in settori core delle industrie culturali attraverso la promozione di processi innovativi e creativi
- Rafforzare l’attività delle imprese già operanti nel settore culturale-turistico, creativo, dello spettacolo e dei prodotti tipici
- Incoraggiare la creazione e qualificazione di attività e servizi per la gestione degli attrattori nel settore terziario
I requisiti per accedere ai finanziamenti turismo-cultura
Il programma Cultura Crea di Invitalia supporta attraverso contributi a fondo perduto, ma anche con finanziamenti facilitati a tasso zero. Ma vediamo prima di tutto i requisiti per poter beneficiare del bando:
- I progetti presentati devono avere un piano di spesa non superiore a 400.000 euro.
- Nel Business Plan devono essere previste innovazioni di servizio o prodotto, processo, mercato.
- Le imprese che si propongono di realizzare questi progetti, devono essere situate nei cinque territori regionali stabiliti.
- Le imprese già in attività non devono esserlo da oltre 36 mesi (3 anni) per poter accedere al finanziamento.
- Le persone fisiche che vogliono beneficiare del contributo a fondo perduto, devono costituire l’impresa societaria entro un massimo di 30 giorni dall’esito positivo della richiesta.
- ONLUS ed imprese sociali
Quali spese previste nel progetto risultano ammissibili?
- Acquisto di immobilizzazioni materiali (macchinari, attrezzature, impianti, ecc.)
- Acquisto di beni immateriali con un’utilità pluriennale: brevetti, licenze, marchi e software informatici.
- Costi know how anche non brevettati
- Costi di gestione per figure professionali con un profilo elevato: il massimo finanziabile è del 20%.
Le somme previste dal bando
Il Ministero ha destinato in tutto 107 milioni di euro per le micro, piccole e medie imprese rientranti negli obbiettivi sopracitati e situate nelle regioni definite.
I 107 milioni di euro stanziati, possono essere così suddivisi:
- per le imprese appena nate 42 milioni di euro;
- sostegno per imprese già operanti con 38 milioni di euro;
- per le attività del terziario 27 milioni di euro.
Sarà Invitalia a valutare i Business Plan, monitorarne la realizzazione ed erogare i finanziamenti concessi.
È riconosciuta una premialità per i giovani imprenditori, per le imprenditrici donna e per le aziende con rating di legalità. L’agevolazione concessa copre solo l’80% delle spese che il piano aziendale prevede. Tale percentuale di incentivo, può essere elevata fino al 90% in un contesto di premialità.
Le domande posso essere inoltrate solo per via telematica sul sito web di Invitalia dal 15 settembre 2016.