Corte dei conti Europea: FESR inefficace per rinnovabili
Corte dei conti Europea: FESR inefficace per rinnovabili. Seconda una recente relazione redatta dalla Corte dei Conti Europea, gli obiettivi comunitari definiti in relazione alle energie rinnovabili, da conseguire entro il 2022, devono tenere conto di un’ottimizzazione dei programmi di spesa che fanno riferimento al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione.
La relazione ha preso in esame 24 progetti destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, tra cui figurano nove programmi operativi che reperiscono risorse dal FESR o dal Fondo di coesione. Da una parte non ci sono stati sforamenti dei costi, ma i risultati previsti non sono stati raggiunti oppure non sono stati adeguati.
C’è un contenuto sostegno della strategia di coesione ai progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Assente, in modo particolare, l’applicazione del criterio di efficienza come cardine nella pianificazione e attuazione dei progetti.
Quali sono le modifiche raccomandate dalla Corte dei conti Europei? È necessario che i prossimi progetti inerenti all’energia da fonti rinnovabili cofinanzianti nel campo della politica di coesione acquisiscano come criterio centrale l’efficienza.
Deve inoltre essere promossa la costruzione di un quadro normativo stabile e prevedibile per le rinnovabili. È importante anche l’acquisizione di procedure più semplici per immettere l’energia prodotta da rinnovabili nel sistema elettrico. L’ultima indicazione della Corte interessa l’elaborazione e l’applicazione di criteri minimi di efficienza, da adattare sulla scorte del contesto attuativo dei progetti.