Contributi a fondo perduto: 100 milioni per il risparmio energetico al Sud
Contributi a fondo perduto vengono stanziati dal Mise per le imprese meridionali che si impegnano a trovare soluzioni energetiche più efficienti.
Aziende energivore del Sud: una spinta per ridurre l’impiego di energia
Il Ministero dello Sviluppo Economico, nella prospettiva di ridimensionare i consumi di energia da parte delle imprese dell’Italia meridionale, ha messo a disposizioni 100 milioni di euro.
Il bando è stato concepito ad hoc per le aziende del mezzogiorno, in particolare per quelle situate in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania. Questo perché si punta ad una riduzione di perlomeno il 10% dei consumi, soprattutto per quanto riguarda le realtà economiche ad elevato impatto ambientale.
Il Bando per contributi a fondo perduto
A chi è rivolto
Possono presentare la domanda di partecipazione, le aziende che registrano elevati impieghi energetici. Queste imprese devono però, anche essere iscritte alla Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali.
In base a quanto stabilito nel Decreto Sviluppo 2012, per imprese energivore si intendono tutte le entità economiche a forte consumo di energia. Le condizioni contemporanee che le identificano sono:
- l’utilizzo di almeno 2,4 GWh di fonti energetiche;
- che il costo effettivo imputabile all’impiego di energia, rappresenti almeno il 3% del fatturato.
L’ISTAT classifica le attività economiche ATECO qualificando come energivori, i settori che rientrano nei codici a sei cifre.
Per poter accedere all’elenco delle attività economiche ammissibili al bando, è sufficiente consultare il Decreto ministeriale del 7 Dicembre 2016.
Modalità e tempistiche per poter partecipare al bando
- Si presenta la propria richiesta dal 26 aprile 2017 fino ad esaurimento della somma di 100 milioni di euro.
- Ci si avvale del portale web messo a disposizione da Invitalia.
Le imprese interessate, devono obbligatoriamente proporre un progetto che abbia un elevato potenziale concreto di tutela ambientale. Tale tutela da essere principalmente dovuta a ridimensionamenti nei consumi energetici.
In cosa consistono le agevolazioni a fondo perduto?
- La cifra totale stanziata per tale bando è di 100 milioni di euro.
- Il progetto che si presenta deve presentare un piano di costi complessivi, che siano compresi tra 30.000 euro e 3 milioni di euro.
- I contributi a fondo perduto rappresentano il 75% delle spese totali previste nel progetto.
- Per poter essere in graduatoria, si deve dimostrare di poter finanziare i costi restanti del 25%.
I costi ammessi riguardano:
- immobilizzazioni materiali (come impianti e macchinari);
- immobilizzazioni immateriali (come brevetti e software).
Essi devono essere chiaramente imputabili allo sviluppo del progetto che si propone come fine la tutela ambientale mediante il risparmio energetico.
Controlli e monitoraggio dei progetti realizzati
Il Mise monitora i programmi di sviluppo agevolati e valuta l’efficacia e i risultati dei progetti che hanno ottenuto contributi a fondo perduto.
Tali soggetti beneficiari devono:
- fornire le informazioni che gli vengono richieste periodicamente ( dati e rapporti economici e tecnici;
- acconsentire ai controlli disposti.