Finanziamenti a fondo perduto per attività agricole
Finanziamenti a fondo perduto per attività agricole, requisiti e tipologie nel 2015
I finanziamenti statali a fondo perduto vengono erogati da Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa- e sono destinati ad aziende che operano in aree più svantaggiate, ancora in fase di start up o costituite da giovani.
La legge 135/97 prevede incentivi e contributi a fondo perduto destinati a coloro che intendono avviare nuove attività agricole oppure a giovani imprenditori che andranno a subentrare nell’azienda agraria di famiglia. In questo caso il capitale erogato sarà rimborsabile solo per il 50% dell’importo totale di cui si è beneficiato. Un supporto dunque importante in quanto si rimborsa solo una parte del capitale ottenuto e si avvia un’attività imprenditoriale con maggiore sicurezza economica.
Per accedere a questa forma di finanziamento per la nascita di una nuova attività agricola bisogna avere determinati requisiti:
- età anagrafica compresa tra i 18 e i 36 anni;
- essere in possesso della qualifica di imprenditore agricolo;
- conseguire la qualifica di imprenditore agricolo entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento;
- certificazione di reddito per il lavoro nella propria azienda agricola;
- in caso di subentro nella conduzione dell’azienda, il parente deve essere titolare dell’azienda agricola;
- avere la residenza in uno dei territori di cui agli obiettivi 1, 2, 5b e art. 92.3.c del Trattato UE;
- la sede dell’azienda agricola deve essere in uno dei territori di cui agli obiettivi sopra.
Finanziamenti a fondo perduto per attività agricole: le categorie
I finanziamenti statali a fondo perduto sono suddivisi principalmente in più categorie:
- Autoimprenditorialità: si tratta di fondi statali finalizzati ad incoraggiare la nascita di nuove società o ad ampliare altre già esistenti. Questi finanziamenti sono rivolti ad imprese caratterizzate per lo più da giovani tra i 18 e i 35 anni che intendono avere un supporto per realizzare i propri obiettivi in tema di produzione di beni e di fornitura di servizi. Tale iniziativa consiste in agevolazioni erogati come contributi a fondo perduto o anche mutuo agevolato. L’intera operazione sarà seguita da controlli per evitare atteggiamenti sbagliati da parte delle aziende beneficiarie;
- Autoimpiego: Questi incentivi sostengono l’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di soggetti in cerca di prima occupazione o disoccupati che intendono investire in microimprese o franchising. Come nel caso precedente la domanda dovrà essere corredata da un progetto dell’impresa che presenti al suo interno gli obiettivi dell’iniziativa;
- Smart & Smart: questi finanziamenti sono rivolti a nuove imprese a carattere più innovativo. Solitamente presentano come sfondo imprese dell’Italia meridionale o comuni del cratere sismico dell’Abruzzo. Tale misura finanziaria è caratterizzata da incentivi cumulabili.
Nel caso di attività agricole il capitale erogato sarà suddiviso in questo modo: un 50% non rimborsabile e a fondo perduto, mentre l’altro 50% rimborsabile ma mediante rate caratterizzate da tasso di interesse agevolato. Tali incentivi e contributi vengono concessi secondo i limiti stabiliti dall’Unione Europea. La legge 135/97 va infatti incontro a tutti coloro che intendono avviare nuove attività nel settore agricolo.
I settori dell’agricoltura che possono essere beneficiari di tali agevolazioni sono vari e riguardano le coltivazioni, la floricoltura, l’orticoltura, la silvicoltura, l’allevamento, la pesca, sia in acque dolci che salate. In ogni caso alla domanda di richiesta del contributo a fondo perduto o dell’incentivo bisogna allegare un business plan ovvero il preventivo spesa del progetto che si intende avviare.